lunedì 11 febbraio 2008

Il Candidato (scenetta)

Il Candidato
Di Gennaro D’Aria

Esterno Giorno: Gennaro passa per il negozio del vinaio. Il vinaio lo vede e lo chiama.


Vinaio: Sig. Gennaro. Sig. Gennaro

Gennaro: (avvicinandosi) Che volete?....

Vinaio: E non siete più venuto… mi sono preoccupato.

Gennaro: Vero?... Dopo che l’ultima volta mi avete cacciato…

Vinaio: No, che cacciato non esageriamo. Non mi sarei mai permesso.

Gennaro: Voi siete arrogante e scostumato. Non si mette mai in dubbio la parola di un cliente. Ricordate il cliente ha sempre ragione.

Vinaio: Ma io per questo vi cercavo. Si, per dirvi che avevate ragione e volevo chiedervi scusa per come mi ero comportato. Quello che è capitato a voi, il vino evaporato in bottiglia, è successo pure ad un altro cliente, era una partita di vino contraffatto… e il limoncello… meno male che non ve l’’ho venduto… vi ho salvato la vita era avvelenato. Mi dovreste ringraziare. Ma accomodatemi vi offro da bere.

Gennaro: Ma perché avete messo il bar?...

Interno negozio

Vinaio: Vi offro una birra, un po’ di vino nuovo. (porta Gennaro vicino al manifesto elettorale). Vedete, sono stato costretto a candidarmi alle prossime elezioni proprio per difendere le persone perbene come voi.

Gennaro: Che sacrificio!... (mette gli occhiali e guarda il manifesto) E che ce fa S. Gennaro?... Avete fatto il partito unico come Fini e Berlusconi?...

Vinaio: (ride) S. Gennaro mi deve dare una mano m’hadda fa piglià tutt’’e vote dà chiese… chille tene chill’esercito!... C’adda mettere ‘a mana soje.

Gennaro: ‘E chille a mana soje ce vulesse pè fa jttà ‘o sanghe a tuttu quante. (guarda il manifesto) Ah, questa mano è bella. Aperta e libera… me pare che state jucann’’a tombola….

Vinaio: E’ il simbolo della pulizia morale


Gennaro: Insomma a forza volete scendere in campo e mettervi nella monnezza della politica!?...

Vinaio: Avete ragione. E’ proprio una monnezza, ma è per questo che ci sono le persone come me… per combattere… Io vorrei chiedervi una cortesia… (prende un volantino e lo porge a Gennaro) di votarmi e far votare per me la vostra famiglia… vi garantisco che con i finanziamenti che andrò a prendere potrò vendere vino di qualità a buon prezzo e poi, diciamo la verità.. fate un opera di bene… Un opera sociale ecco!... Togliamo un ragazzo dalla strada… gli diamo un lavoro…accussi fernesc’’e fa ‘o disoccupate…

Gennaro: E chi sarebbe?...

Vinaio: Mio figlio.

Gennaro Ah, vuje pirciò mi avete abbindolato!... Ma sapite che ve diche?... Munnezze pe munnezze me tenghe chelle cà già cunosche!...

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